Lo diceva la canzone. “Per fare tutto ci vuole un fiore“. Per vivere meglio, però, ci vogliono alberi. Anche in città. E da questo punto di vista, nelle metropoli italiane, la situazione non è delle migliori.
ALBERI PRO CAPITE: ROMA E MILANO IN DIFFICOLTA’
Se, come ricorda Repubblica, Matera è in testa alle classifiche del verde, Roma e Milano, anche se ai primi posti per quantità di alberi, sono rispettivamente in posizione settantatre e settantaquattro nella lista pro capite. Ciò significa che la proporzione tra numero di cittadini e verde presente è decisamente ben lontana dall’essere accettabile. Secondo il Wwf le istituzioni dovrebbero dar vita a una strategia per riportare al centro natura e biodiversità metropolitana. “Occorre piano per il verde urbano”, dice a Repubblica la presidente Donatella Bianchi.
L’IMPORTANZA DEGLI ALBERI
Le piante ci regalano ogni giorno una serie di benefici ecosistemici che dovremmo sempre mettere a bilancio nella nostra assicurazione sul futuro. Fra questi si contano effetti come la moderazione del microclima, la rimozione degli inquinanti atmosferici, l’assorbimento del carbonio, i beni di consumo, l’aumento del valore immobiliare o della conservazione dell’ecosistema. Una banalissima siepe o il balcone in fiore di una casa possono ospitare insetti per l’impollinazione, un polmone verde può essere dimora di pipistrelli mangia zanzare: ogni abitazione “si può mettere a disposizione” se puntiamo sulle funzioni della natura.
URBAN NATURE
Proprio per incentivare amministratori e cittadini a capire meglio il reale valore della natura, la scorsa domenica il Wwf ha dato vita in diverse città italiane a “Urban Nature”, iniziativa con oltre 30 eventi per esplorare, conoscere e ricostruire la biodiversità in città. E guardare con occhi diversi quegli alberi, così importanti. Gli alberi delle città hanno un valore che nemmeno immaginiamo.
VALORE
Uno studio condotto da un team internazionale, composto anche dal professor Sergio Ulgiati dell’Università di Napoli, stima che gli alberi urbani valgano 1,2 milioni di dollari per chilometro quadrato.