Lo smog uccide. Solo in Europa 467mila persone ogni anno muoiono a causa dell’inquinamento atmosferico. Anche in questo periodo storico, in cui la qualità dell’aria migliora, sia pur lentamente, lo smog resta quindi il pericolo numero uno per la salute di tutti. Lo dimostra un documento reso noto dall’agenzia europea per l’ambiente.
Lo smog uccide in Europa. I danni causati dall’inquinamento sono superiori a quelli di una guerra. Basta analizzare per un istante i numeri. 467mila morti premature ogni dodici mesi, come quelle attribuibili a questo fattore nel 2013.
Lo smog uccide. Non lasciano spazio ad alcuna interpretazione i dati del Rapporto “Qualità dell’aria in Europa 2016“, reso noto tre giorni fa dall’Agenzia europea per l’ambiente. Davanti a un’emergenza così palpabile, è arrivato il momento di reagire. E in questo senso è arrivato un primo gesto fondamentale dal Parlamento europeo che, in seduta plenaria, ha approvato una direttiva per imporre limiti più bassi ai principali inquinanti con l’obiettivo di ridurne entro il 2030 la quantità nell’atmosfera sotto i livelli del 2005. Le particelle incriminate vanno dal biossido di zolfo, effetto delle piogge acide, al particolato che può provocare malattie respiratorie e cardiovascolari.
“La diminuzione delle emissioni inquinanti ha prodotto passi in avanti nella qualità dell’aria in Europa, ma non ancora sufficienti per evitare danni inaccettabili all’uomo e all’ambiente”, ha dichiarato Hans Bruyninckx, direttore dell’Eea. “E’ obbligatorio affrontare alla radice la problematica dell’inquinamento atmosferico, dobbiamo dar vita ad una innovazione fondamentale e rivoluzionaria dei nostri sistemi nell’ambito della mobilità, dell’energia e dell’alimentazione”,