L’asfalto? Dura di più, costa di meno ed è ecosostenibile se viene fatto con la plastica riciclata.
L’ASFALTO DEL FUTURO
E’ possibile realizzare un manto stradale ecologico, dal basso costo e molto resistente. Si può fare resistente ed ecologico sfruttando la plastica riciclata. L’intuizione è dell’ingegnere Toby McCartney che ha messo a punto una soluzione per combattereil problema dell’inquinamento legato alla plastica. La sua azienda, la MacRebur, con sede in Scozia, dà vita a uno speciale tipo di asfalto realizzato riutilizzando questo inquinante materiale.
Circa 45 milioni di km di strade attraversano la superficie della Terra. E centinaia di milioni di barili di petrolio vengono utilizzati per ricoprirle. Ancora fonti fossili, decisamente inquinanti. Eppure le alternative esistono. Abbiamo già visto le strade realizzate con i pannelli fotovoltaici, o ancora quelle con gli pneumatici fuori uso.
MIGLIORE MANUTENZIONE, MENO INQUINAMENTO
Le strade cittadine devono essere costantemente sottoposte ad una impegnativa manutenzione, visto che il tempo le deteriora aprendo anche delle buche. Senza tener conto che in giro per gli oceani ci sono migliaia di miliardi di pezzi di plastica. McCartney ha trovato una soluzione a entrambi i problemi, trasformando la plastica riciclata al 100% in MR6, piccoli pellet di plastica di scarto che prendono il posto del bitume, il materiale utilizzato per le strade estratto dal petrolio greggio e venduto dalle compagnie petrolifere. Ne scrive greenme.it.
DURA DIECI VOLTE DI PIU’
MR6, a detta del suo ideatore, è addirittura più resistente e dura circa dieci volte di più rispetto ai materiali comunemente utilizzati. In generale, le strade normali sono costituite per il 90% circa da roccia, sabbia e calcare, e per il 10% da bitume. Il processo di MacRebur mira a sostituire proprio il bitume, scambiandolo con la plastica dei rifiuti domestici, di quelli agricoli e di quelli commerciali.