Avete mai sentito parlare di inquinamento luminoso? L’inquinamento luminoso è un tipo di inquinamento decisamente particolare. Nella classifica legata all’inquinamento luminoso Italia e Corea del Sud sono al primo posto nel G20. Ma l’inquinamento luminoso minaccia l’80% dell’umanità.
Il buio della notte non è limpido. Le stelle quasi non si vedono più. Lontane e sbiadite. Basta affacciarsi alla finestra di notte per rimanere particolarmente delusi. La nuova mappatura planetaria dell’inquinamento luminoso svela che l’Italia è uno dei Paesi in cui il cielo è più scolorito.
Questo primato decisamente poco piacevole lo condividiamo con la Corea del Sud. Insomma, l’inquinamento luminoso ci sta rubando le stelle. Lo stupore davanti allo spettacolo dell’infinito nelle sere d’estate. Le dita puntate per indicare ai più piccoli: “Ecco il carro! E guarda, la W di Cassiopea”.
Questo studio sull’inquinamento luminoso è stato condotto da un team di ricercatori italiani e tedeschi. Si badi bene: l’inquinamento luminoso non è soltanto legato alle stelle, anzi. L’inquinamento luminoso è latente e apparentemente, per paradosso, invisibile.
L’inquinamento luminoso pare non pericoloso, perché non fa arrossare gli occhi, non provoca la tosse. Ma provoca sprechi di energia e soldi. Rovina la vita degli animali notturni e interferisce sul nostro orologio biologico.
E’ tempo di iniziare a porre rimedio a questa problematica che fino ad oggi è stata sicuramente sottovalutata. Prima che le stelle sbiadiscano per sempre nell’opaco buio dei nostri cieli.