Amelie è un fenicottero rosa che sta facendo sognare tutti i cittadini europei. Viaggia da 38 anni in giro per il vecchio continente. E’ arrivato dalla Camargue (costa francese) a Priolo (in Sicilia) passando (più volte) per la Sardegna e la Tunisia: migliaia e migliaia di chilometri percorsi in moltissime migrazioni da quel 3 agosto 1979 in cui il volatile venne ‘inanellato’.
IL FAVOLOSO VIAGGIO DEL FENICOTTERO ROSA AMELIE
Ne scrive il Corriere.it. Il favoloso mondo di Amélie è oggi la riserva naturale di Priolo, in provincia di Siracusa. Qui insieme a lei svernano altri 150 fenicotteri rosa. Ma prima di arrivare in quell’angolo di paradiso a due passi dalla costa industrializzata del petrolchimico, Amélie ha viaggiato per cieli e per mari, avanti e indietro, avanti e indietro.
UNA VITA SENZA FRONTIERE
Perché diversamente da quel che accade alle migrazioni umane, per gli uccelli, giovani o vecchi, bianchi o neri, non esistono frontiere. Né politiche restrittive imposte dagli Stati. I volatili, a differenza degli uomini, possono muoversi in libertà, nessuno chiede loro documenti, nessuno lucra sulla loro necessità di fuggire e le nuvole non minacciano dinieghi e respingimenti.
LA SCOPERTA DELLA LIPU
Così i responsabili locali della Lipu (Lega italiana protezione uccelli), osservando i codici segnati sull’anello giallo di quel vecchio pennuto dai colori più splendenti degli altri, hanno scoperto la sua provenienza. Lo stagno provenzale del Fangassier in Camargue. E una data, 3 agosto 1979, giorno dell’inanellamento non lontano dalla data di nascita.
IL NOME DEL FENICOTTERO
Sono stati loro, stupiti dalla longevità dell’esemplare, a battezzarla Amélie. Il nome della protagonista del film di Jean-Pierre Jeunet, la giovane cameriera che un giorno decise di dedicarsi a soccorrere le vite degli altri.
I VIAGGI PER L’EUROPA
Il fenicottero francese, a differenza dell’omonima ragazza parigina, ha vissuto una vita vagabonda. Dalle paludi soffiate dal Mistra ha attraversato più volte il Mediterraneo. Dopo che la Lipu ha comunicato la sua presenza a Priolo, un’ulteriore indagine realizzata in un centro di raccolta dati francese ha ricostruito l’inquieta e insolita biografia dell’uccello. Nella storia del trampoliere trentottenne c’è un viaggio in Sardegna, poi un soggiorno in Tunisia e nel 1985 un rientro in patria, nel Fangassier, dove si stabilisce in apparente tranquillità reggendosi su una zampa sola, come usano fare i suoi simili per risparmiare energia.
IL RITORNO IN SARDEGNA
Ma Amélie deve essere un tipo avventuroso e all’inizio del nuovo millennio torna sui suoi passi. Anzi sulle sue ali color porpora. Si ricorda della Sardegna, torna a Cagliari e fa una trasferta in Spagna prima di raggiungere nuovamente le sue terre umide per nidificare.
NOSTALGIA?
Bisognerebbe consultare gli etologi per sapere se i trampolieri conoscono il sentimento della nostalgia. Visto che Amélie va e viene instancabilmente dalle Bocche del Rodano che l’hanno vista nascere. Fatto sta che la fenicottera, che sembrava finalmente avere trovato la sua pace con il ritorno a casa, nell’aprile 2017 viene avvistata con il becco immerso nello stagno cagliaritano di Capoterra a cercare molluschi, crostacei e alghe.