Il campus universitario di Savona è un campus decisamente all’avanguardia. È infatti il primo esempio di microrete energetica intelligente in Italia.
Questa microrete energetica consente al campus di fornire calore ed elettricità a tutto il campus, comprendo il 50% del fabbisogno delle sue strutture. Data la sua incredibile innovazione, verrà utilizzata come base di partenza per sviluppare un sistema standardizzato che potrà essere utilizzato anche a livello internazionale. Ma la microrete savonese non si ferma qui!
Infatti, un modello riadattato verrà utilizzato per fornire energia all’area Expo 2015. Si tratta di un sistema progettato dall’università di Genova (sempre sulla base del modello del campus universitario di Savona) e sviluppato dalla Siemens, chiamato Smart Polygeneration Microgrid (Spm), realizzato proprio nel campus di Savona, che si fa laboratorio di sperimentazione delle tecnologie della smart city.
Il campus universitario di Savona, infatti, è particolarmente proiettato sui temi dell’ecosostenibilità e dell’ecologia, progettando di costruire all’interno del campus anche uno smart building che sia completamente ecosostenibile ed automatizzato. Il tutto è possibile grazie a un finanziamento di 2,4 milioni di euro ricevuto dal Miur, a cui il campus ligure aveva presentato il suo progetto ecosostenibile.
Ma quanto è grande questo campus e di quanta energia ha bisogno?
Federico Delfino, responsabile scientifico Spm dell’ateneo genovese, spiega che il campus savonese è di 50mila metri quadrati e consuma ogni anno un gigawattora (Gwh) di energia elettrica dalla rete normale e 1,5 Gwh di energia termica. Questo significa che la bolletta energetica può raggiungere, se si sfruttano solo le reti normali, i 300mila euro l’anno. Ma grazie alla microrete energetica e all’utilizzo di infrastrutture innovative la bolletta si è dimezzata per il campus savonese che, come detto all’inizio, si è reso autonomo per il 50%. Questo grazie al fatto che, se nell’effettivo Spm permette un risparmio di 50mila euro, la partecipazione a bandi e concorsi Ue garantiscono l’entrata di risorse aggiuntive, che ammortizzano i costi di ulteriori 150mila euro.
Ecco quindi un altro esempio di campus eco-sostenibile ed ecocompatibile. Per rimanere aggiornati su tutte le altre novità su green life ed ecosostenibilità, continuate a seguirci su Ateneoverde.it!
Alla prossima! 🙂