Quattro mesi dopo lo storico accordo sul clima raggiunto a Parigi, i leader del mondo si sono riuniti al Palazzo di Vetro dell’Onu per firmare il documento e certificare in questo modo l’inizio della sua attuazione.
L’accordo sul clima è stato ratificato lo scorso 22 aprile, una giornata particolarmente importante per il pianeta, la giornata mondiale della terra. L’accordo sul clima è stato firmato da 175 Paesi e alla cerimonia ha preso la parola anche Leonardo Di Caprio, portavoce della Nazioni Unite per il clima.
La prima firma arrivata a certificare l’accordo sul clima è stata quella del presidente francese Francois Hollande, seguito dal premier italiano Matteo Renzi, mentre il segretario di Stato americano John Kerry ha firmato questo storico accordo tenendo in braccio la propria nipotina, a simboleggiare l’importanza dell’trattato anche e soprattutto per le future generazioni.
In occasione della firma dell’accordo sul clima è arrivato anche il monito del segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, che ha detto: “E’ una corsa contro il tempo, la finestra per mantenere l’aumento della temperatura globale al di sotto dei 2 gradi, e ancora di più contenerlo entro 1,5 gradi, si sta rapidamente chiudendo”.
A margine di questa storica firma per l’accordo sul clima, il premier italiano Matteo Renzi non ha nascosto il proprio compiacimento: “Siamo molto orgogliosi come italiani per i nostri risultati ottenuti e per quelli che otterremo. Ma la vera sfida oggi è chiudere gli occhi un secondo e immaginare i nostri figli e nipoti. L’importante è il messaggio politico: la politica è capace di dare speranza alle prossime generazioni”.
Accordo sul clima a parte, in occasione dell’Earth Day, il Wwf ha ricordato i benefici quotidiani regalati dalla Terra, rilanciando una ricerca di economia ecologica sul valore dei servizi ecosistemici. La natura dona agli abitanti del pianeta circa 145.000 miliardi di dollari all’anno in beni e servizi gratuiti, una cifra che supera il Pil mondiale.
Tenerne conto concretamente, a questo punto, è un obbligo.