La ciclovia del sole, ecco come l’Europa riesce ad abbattere le barriere nel nome dell’ambiente e della bicicletta. La ciclovia del sole, infrastruttura leggera green, collegherà Capo Nord a Malta.
E’ una notizia, questa, che tutti gli amanti dell’ambiente attendevano da tempo. La nascita della ciclovia del sole, con la legge di stabilità che ha predisposto 20 milioni di euro per il tratto bolognese della Ciclovia del Sole, una pista ciclabile che unirà Verona a Firenze e sarà una meravigliosa tratta dell’EuroVelo 7, quella pista ciclabile europea che ha l’obiettivo di unire Capo Nord a Malta per tutti quelli che amano le due ruote e per tutti quelli che impareranno a farlo in futuro.
Tra diciotto mesi, più o meno, sarà utilizzabile la tratta in pianura della ciclovia del sole, mentre per quella montana ci sarà da aspettare il 2020. Il percorso passerà attraverso Mirandola, Crevalcore, Sala Bolognese, Calderara e Porretta Terme, e andrà avanti poi nei pressi dei laghi di Suviana e Brasimone, attraversando anche la Toscana e la foresta dell’Acquerino.
La ciclovia del sole rappresenta una grandissima opportunità per favorire un tipo di turismo green e sostenibile, in costante espansione in molti paesi europei ma meno in Italia, che da questo punto di vista deve mettersi al passo con i tempi.
Da Capo nord a Malta in bici, passando (anche) per l’Italia. E’ il percorso della Ciclovia del sole, che attraverserà anche l’Emilia-Romagna in due step: un itinerario provvisorio sarà disponibile da qui a un anno, mentre la versione a regime sarà pronta entro il 2020.
La ciclovia del sole, può essere una grande opportunità almeno sotto due punti di vista. Stimolare un tipo di turismo sano e a impatto zero e lanciare un messaggio unitario a un vecchio continente sempre più diviso che invece avrebbe bisogno di ponti più che di muri.