La foresta del grande orso è salva. Siglato lo storico accordo per la tutela della stupenda foresta del grande orso in Canada, una delle più grandi aree pluviali temperate presenti nel nostro pianeta.
La foresta del grande orso è salva, lo hanno reso noto nei giorni scorsi il governo della provincia canadese della British Columbia e i governi di oltre venti Prime Nazioni indigene.
L’accordo per la salvaguardia della foresta del grande orso, fortemente voluto da Greenpeace, Forest Ethics, Sierra Club British Columbia e imprese forestali, determina la protezione di tre milioni di ettari di foresta, un’area pluviale grande più o meno quanto metà dei Paesi Bassi, che è il rifugio ideale di lupi, grizzly, uriette marmorizzate, salmoni, rane e del rarissimo orso kermode, altrimenti conosciuto come orso sparito, una sottospecie di orso nero che trova il suo habitat ideale a ridosso delle coste centro-settentrionali della Columbia Britannica.
Un decimo della popolazione esistente dell’orso kermode, come ricorda La Stampa, è costituita da grandi orsi dalla pelliccia bianca o color crema. Proprio per la loro estetica, gli orsi spirito ricoprono un ruolo molto significativo nella mitologia delle Prime Nazioni.
Grazie all’accordo siglato per il salvataggio della foresta del grande orso, nell’85 per cento dell’area della Foresta del Grande Orso sarà vietato il disboscamento: cedri millenari e imponenti pecci di Sitka non avranno più motivo di temere l’azione degli umani.
Questo risparmierà ell’atmosfera quasi 640 mila tonnellate di anidride carbonica l’anno, e permetterà alle Prime Nazioni, che da sempre abitano la foresta del grande orso, di vedere riconosciuti i propri diritti.
Nel restante 15 per cento della foresta del grande orso -quasi 550 mila ettari – sarà permessa la silvicoltura a fini commerciali, seppur soggetta regolamenti a dir poco stringenti.