Hong Kong, bambini in campo per salvare la barriera corallina. E come simbolo della loro protesta green hanno scelto un pesce triste che si chiede: “Where’s my reef?”, “Dov’è la mia barriera corallina?”.
Hong Kong, bambini in campo per salvare la barriera corallina. L’obiettivo della loro mobilitazione è quello di attirare l’attenzione dei media di tutto il mondo sulla questione legata alla pesca intensiva e alla conseguente distruzione di chilometri di barriera corallina, fondamentale per l’esistenza degli ecosistemi marini.
I bambini di Hong Kong hanno dato viva sulla spiaggia con i loro stessi corpi al disegno di un pesce decisamente preoccupato per la progressiva, esponenziale e sempre più angosciante scomparsa della “sua” barriera.
Stando ai dati resi pubblici dall’ultimo Rapporto Mondiale della Pesca realizzato dalla Fao, un terzo degli stock ittici sulla Terra risulta sfruttato in eccesso. Si stima anche che, mediamente, ogni adulto mangia 17 kg di pesce all’anno: numeri incredibili, quantità insostenibili, che creano danni irreversibili agli ecosistemi marini.
La realtà, in Cina, è tra le più disastrate. Basti pensare che la pesca illegale pone da anni a rischio estinzione decine di specie marine, e ha fatto registrare negli ultimi anni anche un sensibile incremento nella vendita e nella cattura di specie rare.