Se scendono in campo i nativi americani, una battaglia può avere tutto un altro sapore. E in questo caso, contro un oleodotto, i nativi americani sono scesi in campo. Anzi, è più appropriato dire a cavallo.
Siamo nello stato del North Dakota, l’oleodotto in questione, il Bakken, il cui progetto è portato avanti dalla società texana Energy Transfer Partners, passerebbe attraverso il fiume Missouri e in mezzo ad alcuni luoghi sacri della riserva Standing Rock Lakota Sioux.
Un vero e proprio affronto per i nativi americani. Questo oleodotto, infatti, per i nativi americani tradisce non soltanto la tradizione, ma lede anche il diritto all’acqua pulita.
Per mostrare tutto il loro disappunto i nativi americani hanno dato vita ad una manifestazione a cavallo e a un sit-in a oltranza contro la costruzione dell’ oleodotto che dovrebbe attraversare le loro terre e che minaccia di contaminare in modo irrimediabile il fiume Missouri.
La battaglia contro l’oleodotto portata avanti dai nativi americani, però, non è soltanto a difesa dell’acqua. Il progetto dell’oleodotto rischia infatti di attraversare alcuni territori che i nativi americani considerano sacri, visto che sono ormai parte integrante della loro tradizione. Lo ha spiegato chiaramente Ladonna Allard, una delle portavoce dei nativi americani: “Vogliono attraversare il fiume a 450 metri dalla tomba di mio figlio, mio padre e mia zia. Amo troppo la mia terra per mettere una cosa del genere. Basterebbe che una conduttura si rompesse per contaminare irrimediabilmente luoghi storici che ormai fanno parte della nostra identità”.