Rifiuti, quanto ci mette l’ambiente a smaltirli? Ecco la lista dei rifiuti più difficili da smaltire per l’ambiente. Una lista utile a ricordarci che molto spesso un gesto che a noi può sembrare insignificante (come buttare una cicca di sigaretta per terra) può in realtà avere un peso enorme nella vita dell’ambiente che ci sta attorno.
Rifiuti, ecco la lista di quelli più difficili da smaltire per l’ambiente. La cicca di una sigaretta senza filtro necessità di 6-12 mesi per essere smaltita, perché composta di sola carta (cellulosa) e fibre vegetali di tabacco che sono biodegradabili. Il filtro invece è composto di un materiale chimico sintetico molto resistente.
Per questo servono in media sette anni di tempo per distruggerlo. Prima di buttare una cicca di sigaretta a terra, bisogna pensarci cento volte. Basti ricordare che i mozziconi di sigaretta rappresentano il rifiuto singolo più abbondante sulla pianeta: gli umani che abitano la terra ne producono ogni giorno 10 miliardi.
I rifiuti con il ciclo di decomposizione più corto, invece, sono i resti di frutta e verdura. A livello temporale impiegano qualche settimana per essere smaltiti, anche se è impossibile definirne un ciclo certo, perché il tutto varia a seconda delle condizioni ambientali in cui si trovano.
Occorre poco più di un mese per la decomposizione di un rotolo di carta igienica. Serve meno tempo, però, se la carta è esposta alle intemperie. Anche se si tratta di uno scarto vegetale, invece, la buccia di banana è piuttosto dura da smaltire per’ambiente: servono una quarantina di giorni, tempo che può anche raddoppiare se la buccia di banana viene gettata in mare.
Nella lista dei rifiuti più difficili da smaltire per l’ambiente troviamo anche il contenitore in tetrapack di latte o di succhi di frutta. Per decomporsi gli serve almeno un anno. Per questo sarebbe sempre da privilegiare l’ipotesi riciclo.
Tra i rifiuti più difficili da smaltire per l’ambiente c’è anche la gomma da masticare. Anche se è vegetale, è un materiale difficilmente attaccabile dai microorganismi che riescono quindi a digerirlo in modo molto lento. La degradazione di una gomma da masticare avviene in almeno cinque anni.
Secondo studi condotti in laboratorio a un sacchetto di plastica servono minimo 25 anni essere per essere trasformato in mini porzioni non visibili ad occhio nudo. Ogni singolo pezzetto di plastica è poi però soggetto all’attacco di microrganismi e alla naturale ossidazione, che portano alla demolizione delle singole molecole. Questa decomposizione, ricorda il Corriere della Sera, può durare secoli. Per non dimenticare il fatto che i sacchetti di plastica sono molto pericolosi quando vengono gettati in mare perché perché per i peschi rappresentano delle vere e proprie trappole mortali.