Una signora di nome Rita Angelini con una grande passione: quella del miele. Passione che, come Rita stessa ha raccontato ad Ateneo Verde, è diventata un lavoro: “Le api ce lo regalano da migliaia di anni, trascurare il miele sarebbe un vero peccato”.
Ateneo Verde l’ha incontrata al Circo Massimo, in Via San Teodoro, in una domenica di inizio primavera, all’interno di un mercato Coldiretti.
E’ lei stessa a raccontare come è nata la sua passione per il miele: “Vivevo in un casale in Umbria a contatto con la natura. C’era un apicoltore del posto che teneva le api in quella casa. Poi da adulta per un periodo ho fatto un altro lavoro ma all’improvviso ho deciso di mettermi in proprio e di tornare al miele, la mia vera passione. Sono partita da zero, ma ora ho messo su una bella azienda e anche in questo mercato c’è un grande afflusso di clienti”.
Rita ha raccontato ad Ateneo Verde come funziona la produzione del miele: “Le materie prime per fare il miele arrivano direttamente dalle api visto che il nettare dei fiori viene raccolto dalle api bottinatrici, operaie specializzate che, tornate all’arnia, danno poi il prodotto alle api operaie. Grazie a questo lavoro le api avranno a disposizione scorte alimentari per la stagione invernale. Gli uomini, quindi, iniziano a lavorare il miele al termine del periodo delle fioriture, nel momento in cui termina il lavoro delle api. Per tirare fuori il miele dal melario, la sezione all’interno dell’arnia che contiene i favi, bisogna prima allontanare le api e poi togliere delicatamente i melari con quello che c’è dentro”.
La passione per il miele, per Rita, viaggia di pari passo con l’amore per le api: “Il miele lo produciamo a Monteleone di Spoleto a Rieti e a Palidoro. Ormai il miele è un bene sempre più prezioso, con la crisi che c’è in tanti hanno iniziato a rubare addirittura le api. Ma io farò di tutto per continuare a portare alla gente questo prodotto così genuino e salutare. Le api sono le sentinelle dell’ambiente, se scomparissero le api finirebbe tutto l’ambiente vegetale. Ognuno di noi dovrebbe impegnarsi per salvaguardarle, curando l’ambiente sia tramite la responsabilità civile sia tramite azioni politiche volte a difendere gli alveari”.